<body bgcolor="#FFFF80" background="immagini/sfondo2.jpg"> Di seguito l'articolo di <b>Fabio Giannini</b> pubblicato su Italiatriathlon con in aggiunta alcune foto inedite. Per consultare l'articolo originale clicca <a href="http://www.italiatriathlon.it/italiatri/index.php?option=com_content&view=article&id=6579:dolphin-manmissione-compiuta&catid=1:ultime&Itemid=50" target="_blank">qui</a> <br><br> <b>Dolphin Man....Missione compiuta!</b> <br><br> <img src="immagini/image002.jpg" width="518" height="346" alt=""><br><br> quando vi abbiamo presentato la sua avventura, attraversare per 3300 metri il Lago Maggiore nuotando a delfino, noi per primi siamo rimasti basiti e quì a chiederci: sarà mai possibile farcela? Ci siamo sempre mantenuti in contatto con l'atleta fino a pochi giorni prima della traversata a delfino e quello che continuava a dirci era: va tutto bene posso farcela, i test a delfino mi danno ragione.....ebbene sì, domenica alle ore 17,00 arriva la telefonata, Fabio.....è fatta ci sono riuscito...grande la gioia e soddisfazione di Eros che a questa scommessa aveva dedicato tempo ed energie, ora che tutto è finito e può assaporare il gusto di avere fatto davvero un record destinato ad essere superato, lo abbiamo raggiunto per farci raccontare da lui come è andata: <br><br> D: <br> Eros complimenti, ora puoi dirci come ci si sente a poche ore dall'incredibile nuotata a delfino? <br><br> R: <br> Le emozioni sono tante e positive, con l’aggiunta di un po’ di agitazione per il turbinio di eventi che si sono susseguiti in rapida successione: la premiazione, i complimenti di persone importanti che neanche conoscevo, le chiamate di tanti amici e le interviste per diversi giornali. <br> La coppa, per cui ho partecipato e per la quale ho lottato, è in bella vista nel soggiorno di casa. Guardarla mi fa sentire sereno, è come se mi dicesse “Qui sei arrivato!”. <br><br> D: <br> raccontaci un pò le tue sensazioni prima del colpo di tromba <br><br> R: <br> ero abbastanza preoccupato: il lago era molto mosso, avevo fatto alcune bracciate di riscaldamento e avevo capito che non sarebbe stato facile. Tanti i pareri e spesso contradditori che mi facevano vacillare … Mah come fai con il lago mosso a nuotare a delfino … Bhe’ ci provo! … Se non concludi fai la figura del piffero … Se non ce la fai in queste condizioni hai tutte le scuse <br><br> <img src="immagini/image004.jpg" width="307" height="461" alt=""> <img src="immagini/image006.jpg" width="307" height="461" alt=""> <br><br> D: <br> qualche giorno prima mi dicevi che avevi ancora qualche difficoltà con il movimento delle braccia a muta indossata. <br><br> R: <br> Devo dire che la prima volta che ho indossato la muta Aquasphere ICON il pensiero immediato è stato “caspita galleggio” e dopo qualche bracciata a stile crawl “adesso capisco come mai in acque libere vanno così forte!”. A fronte di questi notevoli vantaggi la costrizione, dovuta al fatto di indossare una muta, fa compiere a delfino degli sforzi nelle giunzioni e in particolare nelle spalle. Aquasphere lo sa’ ed è per questo che ha studiato un tessuto diverso per le spalle. Se questo svantaggio può essere minore nuotando a stile crawl, nuotando a delfino per lunghe distanze è un altro discorso. Ogni difficoltà aggiuntiva alla lunga può diventare un ostacolo. Inoltre la “botta” con le braccia a delfino è molto potente, soprattutto quando, in difficoltà con l’arrivo dell’onda, si cerca di alzarsi sopra l’onda. Questo gesto ripetuto per innumerevoli volte durante la prestazione, mette molto sotto sforzo la muta. <br><br> D: <br> Pensi che l’esperienza di questo record di e magari delle successive potrà portare a degli sviluppi negli attuali standards delle mute, magari una muta Aquasphere Icon ottimizzata by Dolphin man? <br><br> R: <br> In effetti, questa prova è stata anche un test speciale per Acquasphere, sicuramente unico nel suo genere. Per nuotare per lunghe distanze a delfino devo ottimizzare ogni minimo gesto e quindi noto ogni particolare. Tutti i risultati verranno comunicati a Acquasphere e potranno portare a successivi sviluppi nelle mute. Certo il massimo sarebbe che dopo tutti questi test si arrivasse a una Aquaspere ICON con dei particolari ottimizzati. <br><br> D: <br> qual'è stato il momento di maggiore difficoltà, se vi è stato? <br><br> R: <br> Il momento più difficile è stato dopo la metà gara. La boa di sicur56ezza era legata un po’ lunga e con i piedi a volte la lanciavo in aria. Il vento forte faceva volare la boa in avanti oltre la mia testa e dovevo fare dei numeri per evitare di intrappolarmi con la corda della boa. Qiuando riuscivo a prendere il ritmo ed effettuare la bracciata all’apice dell’onda non facevo molta fatica, ma quando capitava il contrario erano dolori. Un altro problema capitava quando l’onda era trasversale rispetto al moto. Un braccio entrava in acqua prima e dovevo dosare diversamente la forza sulle due braccia. <br><br> D. <br> hanno dovuto modificare il percorso e accorciarlo ma le condizioni del lago erano decisamente dure....molto dure <br><br> R: <br> Il percorso iniziale prevedeva 3300m, mentre quello in condizioni critiche prevedeva di percorrere un po’ più 2500m. L’organizzazione ha dovuto aspettare fino all’ultimo per avere il benestare ad effettuare la gara anche sul percorso breve. Ho parlato con altri partecipanti ed anche loro mi hanno confermato di aver nuotato con difficoltà a causa delle condizioni del lago. Inoltre ho avuto problemi con gli occhialini che mi si sono completamente appannati. Avevo quindi difficoltà ad effettuare la traiettoria più breve. Ho chiuso comunque in 59min che considerando le condizioni climatiche è un ottimo risultato. <br><br> <img src="immagini/image008.jpg" width="425" height="529" alt=""> <br><br> D: <br> chissà cosa avranno pensato quando hai iniziato a superare chi nuotava a stile.....io mi sarei ritirato:):) <br><br> R: <br> In effetti sono partito praticamente per ultimo lasciando una distanza di circa 200m-300m dal gruppo e quindi ho superato tutti quelli che sono arrivati dopo di me. Sinceramente credo fossero abbastanza stanchi anche loro per notare che nuotavo a delfino. <br><br> <img src="immagini/image010.jpg" width="599" height="399" alt=""> <br><br> D: <br> le tue prime sensazioni appena hai toccato terra.... <br><br> R: <br> La soddisfazione di aver fatto l’impresa di nuoto; la gioia dell’abbraccio all’arrivo con il mio compagno di squadra Giulio Crotti che, incurante delle regole, all’arrivo si è tuffato in acqua e mi ha incitato a gran voce seguendomi a nuoto; e la sensazione di fatica che scompare velocemente appena tocchi l’arrivo (per poi ricomparire dopo alcune ore). <br><br> <img src="immagini/image012.jpg" width="581" height="360" alt=""> <br><br> D: <br> ci pensi ora al fatto che questo potrebbe essere un inizio per fare delle traversate addirittura estreme sempre a delfino? Magari creando una sorta di evento mediatico? <br><br> R: <br> In effetti ci sto’ pensando. Di certo se qualcuno mi proponesse qualcosa adesso, probabilmente accetterei. Sarebbe bello! E ancora più bello sarebbe raccontare ogni nuovo record a tutti gli amici di Italiatriathlon. <br><br> D: <br> chi vuoi ringraziare in modo particolare? <br><br> R: <br> Ringrazio Acquasphere per avermi sponsorizzato ed aver creduto nella mie possibilità. Mi piacerebbe averli accanto anche nelle prossime sfide. Sicuramente te Fabio, che mi hai seguito nell’impresa di nuoto e permesso di raccontarla. Un grazie al mio allenatore Fabio Zulian che mi ha preparato e al mio compagno di squadra Giulio per il supporto dato. Un abbraccio a mia moglie, che ho chiamato dopoil record, per rassicurala che non fossi affogato. <br><br> D: <br> ora che hai raggiunto l'obiettivo avrai bisogno di nuovi stimoli: a cosa stai pensando? Secondo me intanto a risparmiare sul biglietto della nave.....puoi sempre farla a nuoto, che ne dici? <br><br> R: <br> Come immaginavo mi sono venute in mente diverse possibilità.. Vi farò sapere. Per unire l’utile al dilettevole potrei nuotare di fianco alla nave assieme ai delfini… <br><br> D: <br> sei pronto ad accettare la sfida di qualcuno che vuole provare a battere la tua distanza a delfino con muta senza mai fermarsi? <br> Si sono pronto! Però giacché per il momento il titolo è mio e considerata l’esperienza positiva, sceglierei delle condizioni climatiche avverse…e inoltre la regola varrebbe sempre la regola base “nuotare senza fermarsi neanche per un attimo e nessuna bracciata in un altro stile se non il delfino” (mai rendere la vita facile agli avversari). <br><br> Io ho provato ad emularlo...poi ho scelto la rinuncia misera........continuo con il mio stile libero:) Complimenti Eros! </body>